p.s.: un consiglio ai ragazzi...scappate da questo paese di merda finche' siete in tempo
Succede a Trento: un giovane che stava usando un hoverboard per spingere un passeggino è stato multato di 1200 euro dalle Forze dell'Ordine. Un precedente che rischia di affossare un mercato emergente.
Una cifra questa che qualche spavaldo potrebbe anche essere pronto a pagare, ed effettivamente quando abbiamo provato pure noi il Doc di Nilox su una pista ciclabile abbiamo pensato che, nel peggiore dei casi, avremmo pagato una multa comunque contenuta.
In realtà a Trento è stata applicata la legge nel migliore dei modi, perché l’hoverboard non è stato considerato un acceleratore di velocità ma un motorino vero e proprio.
La circolare ministeriale del Dipartimento Trasporti Terrestri di Roma n. 300/A/1/46049/104/5 stabilisce infatti che ai sensi del disposto del D.M. 31 gennaio 2003 di recepimento della Direttiva 2002/24/CE i veicoli a motore a due o tre ruote aventi una velocità massima superiore a 6 km/h e che non siano velocipedi a pedalata assistita, né costruiti per uso di bambini o invalidi, sono da ricomprendersi a seconda delle prestazioni e delle caratteristiche costruttive tra i ciclomotori o tra i motoveicoli. Pertanto, essendo ciclomotori, sussiste per i predetti veicoli l’obbligo della procedura di omologazione ( D.M. 2 maggio 2001 n. 277 ) e la loro circolazione è consentita subordinatamente al ricorrere dei requisiti individuati negli articoli rispettivamente 97 (formalità necessarie per la circolazione dei ciclomotori) e 93 ( formalità necessarie per la circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi) del Codice della Strada.
Servono quindi targa, assicurazione, casco e certificato di assicurazione, ed ecco come sono stati divisi i 1200 euro: 849 euro per l’assicurazione, 155 euro per il mancato certificato di circolazione, 77 euro per la targa e 81 euro per il casco. La mazzata finale arriva con la confisca del mezzo e con 5 punti in meno sulla patente.
La legge è stata applicata in maniera sacrosanta anche se ora il giovane si rivolgerà al Giudice di Pace facendo ricorso: possibile che da nessuna parte sia scritta questa cosa?
Effettivamente basta andare sui siti dei principali marchi e dei principali rivenditori di questi prodotti per vedere che da nessuna parte vengono citati questi limiti e probabilmente anche nei negozi sono a conoscenza dell'intera legge. Qualcuno si limita a dire che non può essere usato su strada accennando alla sanzione amministrativa fino a 99 euro, ma l’applicazione della Direttiva Europea è sacrosanta e se viene applicata come hanno fatto a Trento la multa lievita a 1200 euro, con 5 punti in meno sulla patente e sequestro del mezzo.
Resta da vedere se il ricorso verrà accolto o respinto, ma quel che è certo è che questa multa pesa come un macigno su un settore emergente. Come è stato fatto per le biciclette a pedalata assistita in ottica di mobilità green sarebbe il caso di creare una normativa dedicata ad alcuni di questi veicoli, con un aspetto legato alla sicurezza di chi guida e degli altri mezzi sulla strada. Fino ad allora ci troviamo di fronte a mezzi green, a tratti bellissimi ma anche inutili, se non per un giretto nel giardino di casa.
www.dday.it
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