domenica 14 maggio 2017

Violenze e rapina a Bagnoli, chiesto il processo per il profugo





BAGNOLI DI SOPRA.
Violenza sessuale aggravata e rapina, la procura ha chiesto il giudizio immediato per Jerry Ogboru, il ventisettenne clandestino nigeriano finito dietro le sbarre con l’accusa di essere il violentatore seriale di San Siro, la frazione dove due donne sono state aggredite a un mese di distanza.

L’indagine del procuratore Matteo Stuccilli e della sostituta Daniela Randolo è stata veloce e si è chiusa in poco tempo. Il clandestino aveva commesso la prima violenza il 9 febbraio e la seconda il 17 marzo: aveva colpito due donne all’esterno del campo profughi dov’era ospitato.

Sono stati eseguiti numerosi accertamenti tecnici. Nel giubbotto della prima donna è stato isolato il suo Dna e ovviamente quello della proprietaria; nel secondo caso, sotto le unghie della vittima è stato isolato sempre il Dna dello straniero e sempre legato a questo episodio, nel berretto rimasto nel luogo dell’aggressione c’è sempre il suo profilo genetico.

Se si aggiunge che nel suo armadietto all’interno della base lo straniero aveva entrambi i cellulari delle vittime il quadro è completo. Non da ultimo la procura ha in mano una perizia che rivela che l’impronta di una scarpa visibile nel luogo dell’aggressione corrisponde alla perfezione alle scarpe che lui indossava.

Ma c’è anche una consulenza sui graffi che sono stati trovati sul volto di Ogboru che gli aveva procurato la seconda vittima: un medico ha stabilito che quelle abrasioni risalivano ad un periodo tra tre e sei giorni antecedenti.

Tutto corrispondeva, l’esame era del 23 marzo e la vittima l’aveva graffiato il 17. Per i due magistrati ci sono abbastanza prove per chiedere il processo e quindi la richiesta è stata inoltrata al giudice per le Indagini preliminari. Il 9 febbraio il primo tentato stupro: intorno alle 19.50 una ventenne, come altre volte, va a fare una passeggiata lungo le strade della frazione tra via Battisti e via Toti.

È sola, le si avvicina il clandestino che tenta (invano) di avviare un contatto. Lei tira dritto, poi l'aggressione. «Mi ha sfilato i pantaloni... Sono rimasta nuda dalla cintola in giù. Mi è saltato addosso, cercando di bloccarmi. Poi ha provato per tre volte a violentarmi. Io stringevo le gambe... Le ho strette forte, così non ci riusciva» racconterà due giorni più tardi ai carabinieri mentre presenta la denuncia.

Il 17 marzo verso le 18 si replica: stavolta il bersaglio è una


41enne che fa jogging lungo via Garibaldi. D'improvviso lo sconosciuto l'afferra, cercando di bloccarla e di tapparle la bocca. Pur ferita pesantemente (una costola rotta e altre lesioni e contusioni per una prognosi di 30 giorni) riesce a evitare il peggio.

Marocchino semina il panico in gelateria Il titolare: «Qui siamo come nel far west»



Carrara, 12 maggio 2017 - 
Marocchino semina il panico alla gelateria Paradiso e alla bocciofila di Marina. Intorno alle 11,30 di ieri mattina un extracomunitario di origini marocchine, in evidente stato di ebbrezza, ha creato scompiglio tra i clienti della famosa gelateria marinella
Davide Giannotti è il titolare dell’attività: nelle parole dell’imprenditore tutta la rassegnazione e la paura che ogni giorno devono vivere i commercianti di quella zona, una parte di città, dicono, che è da sempre terra fertile per questo tipo di manifestazioni: «È una situazione all’ordine del giorno – spiega il Giannotti –, ormai non mi stupisco più, il degrado che è presente nella pineta si riversa tutto sulle nostre attività. Non c’è stata una colluttazione posso dire che la mia è stata un’azione preventiva, ho chiamato le forze dell’ordine prima che la cosa degenerasse. Questa persona è entrata ubriaca, ha chiesto un caffè, poi il suo comportamento è diventato fastidioso nei confronti della clientela, si sedeva ai tavoli disturbando le persone, a quel punto ho chiamato le autorità». «Poi – prosegue – mentre attendevamo l’arrivo degli agenti, ha iniziato a urinare sul marciapiede antistante la mia attività senza curarsi della presenza delle famiglie. Posso affermare con certezza che da parte mia c’è una totale percezione di insicurezza, però abbiamo paura che qualsiasi nostra azione porti ad atti di rivendicazione
Minimizzare l’evento non vuole dire che vada sottovalutato, chiediamo un maggiore controllo». All’arrivo delle forze dell’ordine il marocchino si era spostato all’esterno della bocciofila comunale di via Maestri del Marmo: i pensionati che si trovavano li raccontano che per loro è diventata un’abitudine vedere queste persone ubriache che vagano senza una meta e infastidiscono chiedendo qualche soldo, a volte con un atteggiamento scontroso. La città, specialmente nelle zone con maggiore incuria, sta diventando teatro per questi eventi.


Venegoni vuole i clandestini e la Lega Nord lo manda a cagare



Ossona
– Al consiglio comunale di ieri sera, 11 maggio 2017, la maggioranza di Incontro vota il Si allo sprar e si prende i richiedenti asilo del prefetto Lamorgese. Monica Porrati, Lega Nord, con un atto di coerenza, di coraggio e di buon senso dà le dimissioni da assessore alla sicurezza e annuncia il suo passaggio all’opposizione. Diventa, infatti, impossibile gestire la sicurezza di Ossona, cosa già difficile, alle nuove condizioni, con altri clandestini in paese.

I camerati di cuneo vi avvisano


Bravi ragazzi

venerdì 12 maggio 2017

Effettivamente...


Prelievi bancomat: quando scatta l'accertamento fiscale?

Il Fisco controlla tutto, anche i prelievi bancomat sono soggetti a controllo: ecco quando bisogna stare attenti.




Prelievi bancomat, il Fisco controlla tutto, anche quando è scarsa la movimentazioni in uscita dal conto o vi è l’assenza di prelievi. L’Agenzia delle Entrate si potrebbe insospettire e chiedersi come possa il contribuente mantenere se stesso e la propria famiglia, senza effettuare prelievi.


Prelievi bancomat e accertamento fiscale: ecco chi rischia

Il Fisco controlla i conti correnti, anche la scarsissima movimentazioni dal conto e la mancanza di prelievi bancomat, fa sorgere il dubbio di evasione fiscale, soprattutto se il contribuente vive da solo o è separato. Le verifiche di questi casi, non sono frequenti, ma esistono e sono indici presuntivi di particolare gravità, in quanto ci si chiede come fa a sostenere se stesso e la famiglia se non effettua prelievi o movimentazione su conto corrente?

Il presupposto nasce dal fatto che sia quasi o del tutto impossibile avere un conto su cui non si effettuano movimentazioni, di prelievo o versamento. Il Fisco e l’ Agenzia delle Entrate con l’ingresso del Redditometro, fanno controlli incrociati sulle attività finanziarie ed economiche di determinati soggetti. Questo strumento rende facile rilevare eventuali condotte sospette e quindi far scattare l’accertamento per eventuali attività di evasione fiscale.

.Arrestano 4 rom, il giudice però indaga i due Carabinieri



Una storia assurda e paradossale arriva da Grugliasco, periferia industriale ad ovest di Torino. Una storia nella quale il ruolo guardie/ladri si ribalta incredibilmente perché un giudice di fatto decide di dar maggior credito al racconto di quattro rom presi in flagranza di reato rispetto a quello fatto dai due Carabinieri che lo hanno arrestati. Ma andiamo con ordine. Il 2 marzo scorso una pattuglia effettua il proprio servizio nella zona residenziale di Grugliasco, un’area nella quale da giorni avvenivano furti in appartamento. I militari notano quattro nomadi sospetti su una vecchia Volvo e così decidono di appostarsi per osservare quali siano le loro intenzioni.

sabato 6 maggio 2017

Aversa, rifiuta di pagare 10 euro per il parcheggio: aggredito da banda di extracomunitari

AVERSA (CE) - Aggredito brutalmente e ferito alla testa per essersi rifiutato di pagare i parcheggiatori abusivi. E' accaduto ad Aversa, in provincia di Caserta, vittima un uomo di 45 anni di Teverola. L'uomo, secondo quanto riportato da Teleclubitalia, si sarebbe rifiutato di pagare 10 euro ad alcuni extracomunitari, che avrebbero quindi reagito violentemente al diniego colpendo il 45enne alla testa con una bottigliata. Al momento, secondo quanto si apprende, l’aggressione non è stata ancora denunziata al locale commissariato, sebbene la vicenda sia ormai ben nota in città.

Minerbio, lanciò piatti ferendo il sindaco. Straniero condannato



Minerbio (Bologna), 6 maggio 2017– Ottiene una casa popolare pur essendo già proprietario di un alloggio nel Ferrarese, ma il Comune scopre il raggiro e gli ordina di lasciare l’appartamento. Lui, un marocchino di 50 anni, per tutta risposta, nel giorno dello sfratto (giugno 2011), colpisce e ferisce con dei piatti il sindaco Lorenzo Minganti. Quest’ultimo lo denuncia e, dopo quasi sei anni di processo, ottiene la condanna dello straniero per lesioni personali colpose aggravate dal fatto che a subirle è stato un primo cittadino nel ruolo di pubblico funzionario.

Buttata a terra e violentata da un profugo mentre aspetta gli amici




TRIESTE - Era giunta in anticipo rispetto all'orario di appuntamento con gli amici per praticare assieme attività sportiva. Non potendoli avvisare di essere già sul posto, nei pressi di via Capitolina, a causa del cellulare scarico si era seduta su alcuni gradini vicino ad un sentiero alberato. Di lì a poco l'attesa si sarebbe trasformata in un incubo. Vittima dell'accaduto, una ragazza triestina di vent'anni: ad un certo punto le si è avvicinato un ragazzo dai tratti somatici arabi che con iniziali maniere gentili, le ha chiesto una sigaretta cercando di intavolare una discussione. Poi lo straniero si è allontanato ritornando subito sul posto con due bottiglie di birra, offrendone una alla giovane. Ad un tratto, secondo quanto dichiarato in sede di denuncia dalla vittima, l’uomo ha cominciato ad approcciarsi in modo sempre più invasivo e fastidioso, cercando il contatto fisico. Avendo inteso le reali intenzioni, la ragazza ha cercato di dileguarsi rapidamente, ma lo straniero l'ha afferrata con forza, attirandola a se e cercando di baciarla. Nonostante la ferma opposizione e le urla con richieste di aiuto, l’uomo ha scaraventato a terra la 20enne, continuando a palparla nelle zone intime, fino a quando la ragazza è riuscita a divincolarsi e ad afferrare una bottiglia di birra contro l’energumeno alto circa 1.80.